IA: PIANTEDOSI, ‘ALGORITMO NON E’ NE’ BUONO NE’ CATTIVO, E’ UOMO CHE NE DETERMINA LA RATIO’
Roma, 22 nov. (Adnkronos) – ”È di fondamentale importanza che si guardi all’intelligenza artificiale senza dimenticare che l’essere umano è il motore primario e lo scopo ultimo del progresso. Un algoritmo, in sé, non è né buono né cattivo. È l’uomo, il suo creatore, a determinarne la ratio e le finalità”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in un videomessaggio inviato in occasione di un evento sull’intelligenza artificiale organizzato dalla fondazione Guido Carli. ”Se è vero che un algoritmo senziente potrà, alla fine, anche giungere a replicare le strutture del pensiero, avvicinandosi a qualcosa che assomigli a un essere umano, difficilmente, però, esso riuscirà a sviluppare un’anima, che è dell’uomo e solo dell’uomo – aggiunge – L’anima appartiene all’uomo perché lì si nasconde l’irrazionalità del nostro essere, che un algoritmo, che è, invece, logica matematica e razionalità all’ennesima potenza, difficilmente potrà mai replicare. Al dominio dell’irrazionalità appartengono i sentimenti, l’empatia, le intuizioni, quegli impulsi vitali che guidano le azioni e le relazioni umane, su cui il mondo si regge”.