Fondazione Carli,appello a ministro, un’orchestra in ogni scuola
(ANSA) – ROMA, 27 FEB – “Un appello al mondo delle imprese e delle risorse umane perché valutino con favore l’inserimento degli insuccessi nei curricula. E una richiesta al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, perché sia istituita un’orchestra in ogni scuola, dalle elementari ai licei”. Sono queste le proposte per i giovani e il lavoro con cui la Fondazione Guido Carli, presieduta da Romana Liuzzo, lancia le due Lectiones Magistrales del Presidente di Borsa Italiana, Claudia Parzani, e del Direttore d’orchestra Beatrice Venezi, che apriranno lunedì 6 marzo alle ore 17.00 a Roma, nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss, le celebrazioni per il trentennale della scomparsa dell’ex Ministro del Tesoro e Governatore della Banca d’Italia Guido Carli. “Elogio dell’insuccesso. Le nuove leadership tra gentilezza e diversità” è il titolo della lectio di Parzani. “Cantare fuori dal coro. Le voci delle donne, oltre i pregiudizi” è il tema di Venezi.
“Gli ultimi dati che arrivano dal mercato del lavoro – afferma Romana Liuzzo – raccontano le turbolenze post pandemia. Luci e ombre: a dicembre il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni è salito al 60,5%, il livello più alto dal 2004, mentre le dimissioni sono aumentate del 22% nei primi nove mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Cresce la difficoltà di reperire le figure più qualificate, diventate più concorrenziali ed emerge un desiderio marcato di novità professionale, così come, soprattutto tra le nuove generazioni, di un maggior equilibrio tra tempi di vita e tempi di lavoro. Il fermento generato dalla ripresa può essere un’occasione per ripensare vecchi paradigmi, come quelli legati alla sterile rincorsa della prestazione e della performance. Pensando ai giovani, è il momento di chiedere che nei curricula siano inseriti anche gli insuccessi”. “Chi sbaglia è capace di osare e oggi, per gestire le complesse sfide economiche e sociali della transizione ecologica e digitale, è indispensabile premiare il coraggio, accanto alle competenze. Accettare l’errore – conclude – significa anche saper coltivare rispetto, gentilezza e ascolto”.