ENERGIA. LIUZZO (FONDAZIONE CARLI): OFFRIAMO CONTRIBUTO DI IDEE A PAESE CHE NON SI RASSEGNA
(DIRE) Roma, 2 dic. – “Siamo a un tornante della Storia. Pandemia, guerra, crisi energetica. L’emergenza è diventata la nostra dimensione esistenziale quotidiana. Ma l’Italia non si è mai piegata alla rassegnazione, non ha mai smentito la sua tradizione di Paese resiliente, creativo, capace di dare il meglio di sé nei momenti più critici”. Lo ha detto la Presidente della Fondazione Guido Carli, Romana LIUZZO, alla convention in corso a Villa Blanc, a Roma, “Energie coraggiose, forze che fanno muovere il mondo”. “In questi mesi – ha detto ancora Romana LIUZZO – abbiamo realmente compreso quanto l’energia non sia soltanto una risorsa essenziale, ma un pilastro per la sicurezza nazionale e il benessere della comunità: un passaporto per la salvezza. Abbiamo capito quanto la transizione ecologica sia un percorso obbligato per la crescita, da realizzare nell’ambito del «nuovo umanesimo» auspicato da Papa Francesco, senza lasciare indietro nessuno. Solidarietà, libertà, responsabilità: valori cari a mio nonno, Guido Carli. Da qui l’idea di dedicare alle «energie» la quarta Convention della Fondazione che ho l’onore di presiedere. Parleremo certamente di crisi, ma anche delle «forze generative» di cui l’Italia è ricca. Quel patrimonio di talenti e competenze – oggi tra i nostri relatori e qui in platea – che ci rende unici al mondo. È con loro che la Fondazione Guido Carli si fa carico di un progetto ambizioso: offrire un contributo di idee per la Ripartenza. Un Manifesto a supporto del governo che – scevro da qualsiasi condizionamento politico, che metta al centro la proposta di istituire, proprio il 2 dicembre, la Giornata Nazionale dell’Energia. Obiettivo: definire annualmente – conclude la Presidente Liuzzi – lo stato delle energie nel Paese, dal punto di vista economico, sociale e culturale. Diceva Luigi Einaudi che “nella vita delle nazioni, di solito, l’errore di non saper cogliere l’attimo fuggente è irreparabile”. Il nostro attimo fuggente è adesso. L’Italia può e deve vincere anche questa sfida”. (Rai/ Dire)