(LaPresse) Assegnato a ceo Gucci Bizzarri Premio Guido Carli: ‘stile italiano di successo’
Milano, 7 mag. MARCO BIZZARRI, Presidente e CEO di GUCCI, è tra le 14 eccellenze italiane che hanno ricevuto oggi nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il prestigioso Premio GUIDO CARLI. Il Premio, ideato dalla Presidente della Fondazione Romana Liuzzo, nipote dello statista e padre fondatore dell’unione monetaria, è stato riservato a esponenti di spicco del mondo dell’economia e dell’impresa, ma anche eccellenze italiane che si sono distinte per iniziative virtuose e di solidarietà. Il riconoscimento è stato assegnato a MARCO BIZZARRI da Lavinia Biagiotti (Presidente e CEO di Biagiotti Group) – componente della Giuria della dodicesima edizione, presieduta da Gianni Letta (Presidente Onorario della Fondazione) – con la seguente motivazione: “Il suo nome, nel mondo, è sinonimo di eleganza e lusso. Perfetta sintesi dello stile italiano di successo. Si scrive MARCO BIZZARRI, si legge GUCCI, maison che quest’anno ha celebrato il suo centenario. Da ragazzo, racconta, non avrebbe mai immaginato un futuro nella moda. Abilissimo con il destro, sognava di fare il calciatore emulando il suo idolo, Roberto Bettega. Poi la scintilla: i tessuti e gli abiti diventano a sorpresa il grande amore. Dal 2015 è Ceo e presidente di uno dei marchi più conosciuti al mondo. Apice di un successo costruito negli anni, da Mandarina Duck, Stella McCartney, quindi di Bottega Veneta. Ai dipendenti del gruppo GUCCI, passati in 4 anni da 11 mila a 19 mila, insegna responsabilità e rispetto. La sostenibilità ambientale con lui è divenuta condizione della produzione aziendale, oggi a emissioni zero. Una vita in giro per il mondo, ma ogni fine settimana torna dalla moglie Maristella e dai tre figli nella piccola Rubiera, tra Modena e Reggio Emilia. Lì, si ritrova ancora con gli amici d’infanzia per giocare a calcio. Per tre anni consecutivi vince il premio Business Leader of the Year. Ma resta il ragazzo partito ventenne dalla Pianura Padana e che ha finito per scalare il mondo”.