Migranti: Piantedosi, “Su gestione Ue non sia spettatrice”
(AGI) – Roma, 5 mag. – “L’Italia crede e ha creduto nell’Unione europea ma europeismo non significa adesione acritica”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo alla XIV edizione del premio Carli, in scena al Teatro dell’Opera di Roma a trent’anni dalla scomparsa dell’economista Guido Carli. “La pandemia e il conflitto in Ucraina hanno mostrato la vulnerabilita’ dei singoli Paesi – ha continuato Piantedosi – Non esistono soluzioni locali a sfide globali, soprattutto per gli scenari migratori, per i quali serve una strategia europea: dobbiamo costruire il nostro domani sulla base del binomio solidarieta’ e responsabilita’, due principi non sempre concretizzati dall’Unione europea. Sulla gestione di migranti l’Europa non deve essere spettatrice, ma coprotagonista, significa concorrere a creare stabilita’. i flussi migratori sono un fenomeno umano che deve essere governato nel rispetto dei migranti ma anche della capacita’ di accoglienza degli Stati”. Secondo Piantedosi combattere il lato criminale, quello dei trafficanti, e’ necessario ma non sufficiente: “Occorre una strategia basata su un’azione diversificata e sullo sviluppo di un approccio cooperativo”.